MAzeAq nasce come progetto di rivalutazione del centro storico di L’Aquila. Verrà realizzato, all’interno di uno dei centri commerciali della città, oggi nuovi punti nevralgici della vita quotidiana, un labirinto che riproporrà fedelmente le strade principali che caratterizzano il centro storico aquilano.
Questo work in progress si ispira concettualmente al Grande Cretto di Alberto Burri, l’intervento di land art realizzato dall’artista tra il 1985 e il 1989 che trasformò le rovine del vecchio comune di Gibellina, distrutto da un terremoto, in una muraglia di cemento bianco che ripercorre il tracciato delle vie del paese. MAzeAQ vuole essere una rivisitazione dello strumento labirinto-percorso, ristabilisce un contatto con ciò che la città era ma allo stesso tempo vuole uscire dalle antica mura per riproporsi in un luogo di nuova aggregazione, dove la gente nella vita quotidiana sarà “costretta” a farci i conti.
Memoria e conoscenza saranno le chiavi per risolvere il labirinto. Le stesse chiavi che possono portare alla rinascita della città. MAzeAQ è un gioco sadico e per questo lo proponiamo come un labirinto degli orrori. La struttura sarà dipinta da artisti visivi che realizzeranno una narrazione di storie, di corpi che hanno abitato L’Aquila; il lavoro verrà concepito come un gioco da lunapark, che al suo interno conserverà l’intensità di un labirinto del ricordo.
L’arte è il mezzo per incentivare la creazione di una nuova coscienza dei cittadini e il gioco su cui si basa il progetto può divenire il tramite per affrontare un percorso interiore indispensabile e vitale.
Maze: labirinto, confondere, confusione, perplessità, ma anche dedalo.